Darko Pančev

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Darko Pančev
Darko Pančev nel 2020
NazionalitàJugoslavia (bandiera) Jugoslavia
Macedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord (dal 1991)
Altezza175 cm
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera1º luglio 1997 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1982-1988Vardar151 (84)
1988-1992Stella Rossa92 (84)
1992-1994Inter12 (1)
1994VfB Lipsia10 (2)
1994-1995Inter7 (2)
1995-1996Fortuna Düsseldorf14 (2)
1996-1997Sion5 (0)
Nazionale
1984-1991Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia27 (17)
1993-1995Macedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord6 (1)
Palmarès
 Europei di calcio Under-21
Bronzo1984
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Darko Pančev (in macedone Дарко Панчев?; Skopje, 7 settembre 1965) è un ex calciatore macedone, di ruolo attaccante.

Soprannominato Il Cobra,[1] nel mese di novembre del 2003 venne insignito del titolo onorifico di Golden Player della Macedonia come miglior giocatore macedone dell'ultimo mezzo secolo (1954-2003).[2]

Nella stagione 1990-1991 ha vinto con la Stella Rossa la prima ed unica Coppa dei Campioni della storia del club, aggiudicandosi inoltre a livello individuale la Scarpa d'oro. Tali successi lo hanno fatto classificare alla seconda posizione del Pallone d'oro dello stesso anno, alle spalle di Jean-Pierre Papin.[3]

Caratteristiche tecniche

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Attaccante non particolarmente dotato tecnicamente, godeva però di una certa rapidità e scaltrezza in area di rigore, che combinato al suo grande fiuto per il gol lo rendevano un eccelso finalizzatore d'area.[1]

Gli inizi in Macedonia

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Darko Pančev cresce calcisticamente tra le giovanili del Vardar, squadra della capitale Skopje. Dopo sei anni,[1] approda in prima squadra nel 1982 esordendo nella massima divisione jugoslava. Alla sua seconda stagione con il club, diventa all'età di soli 18 anni uno dei più forti bomber del calcio jugoslavo, laureandosi capocannoniere della Prva Liga con 19 reti e contribuendo in maniera decisiva ad evitare la zona retrocessione.[1]

Nella stagione successiva Pančev migliora a livello personale, realizzando in campionato 20 goal, che sebbene non gli permettono di vincere nuovamente la classifica cannonieri, aiutano la squadra ad ottenere un importante 5º posto, permettendogli la qualificazione alla Coppa UEFA. Giunti in Europa, dopo un iniziale passaggio del turno ai danni della Dinamo Bucarest, il cammino si interrompe ai sedicesimi di finale a causa della squadra scozzese del Dundee United, con Pančev che realizza due reti contro entrambe le squadre.

Nella stagione 1986-1987 invece, complice una penalizzazione di sei punti inflitta al Partizan, al Velež Mostar, alla Stella Rossa e al Rijeka, il Vardar arriva addirittura vincere il campionato jugoslavo (in seguito invalidato e riassegnato al Partizan) con Pančev che realizza 17 gol in campionato. La stagione successiva il club disputa così di diritto la Coppa dei Campioni, venendo tuttavia eliminato subito a causa del Porto, che sconfigge il Vardar per 3-0 sia all'andata che al ritorno. Al termine della stagione Pančev lascia così il club, con un totale di 84 goal in 151 presenze di campionato.

La consacrazione con la Stella Rossa

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Pančev (secondo da sinistra) festeggia la vittoria della Stella Rossa nella Coppa dei Campioni 1990-1991

Pančev si trasferisce così alla Stella Rossa, squadra della capitale Belgrado, che al contempo acquista dal Budućnost il fantasista montenegrino Dejan Savićević.[1] Alla prima stagione però i due non si inseriscono bene nelle dinamiche della squadra, con in particolare Pančev che è costretto a giocare pochissimo, spesso chiuso da Miloš Bursać.[1] La svolta arriva nella stagione successiva, dove i due acquisti giocano titolari la maggior parte delle partite facendo vincere alla Stella Rossa la Prva Liga e la Coppa di Jugoslavia, con Pančev che si laurea capocannoniere del campionato per la 2ª volta in carriera con un bottino di 25 goal. Il macedone torna anche a segnare a livello internazionale, realizzando 2 reti in 5 presenze di Coppa UEFA.

La stagione 1990/1991 diventa invece la migliore per Pančev sia sotto il profilo individuale che di trofei: La Stella Rossa bissa infatti il successo in campionato, con Pančev che domina nuovamente la classifica marcatori per il secondo anno di fila con 34 marcature, che gli valgono la vittoria della Scarpa d'oro (consegnatagli però soltanto nel 2006)[4]. Tuttavia il vero risultato sorprendente lo si ha in Coppa dei Campioni, dove il club jugoslavo elimina uno alla volta gli svizzeri del Grasshopper ai sedicesimi, gli scozzesi dei Rangers agli ottavi, i tedeschi orientali della Dinamo Dresda ai quarti ed il Bayern Monaco alle semifinali. Giunti in finale, affrontano al San Nicola di Bari il Marsiglia di Jean-Pierre Papin e dell'ex Dragan Stojković, che proprio a inizio stagione era passato con i francesi. La partita viene vinta dalla Stella Rossa ai calci di rigore con Pančev che realizza l'ultimo e definitivo tiro dagli undici metri.[5] In totale, l'attaccante macedone realizza in Europa 5 reti in 9 presenze, contribuendo da protagonista assoluto al successo ottenuto dal club. Verso la fine dell'anno, segna anche l'ultimo gol nella vittoria per 3-0 contro i cileni del Colo-Colo, conquistando così anche la Coppa Intercontinentale.[1] Tali prestazioni gli hanno permesso inoltre di classificarsi secondo nella lista del Pallone d'oro[6] di quell'anno insieme al compagno di squadra Savicevic e Lothar Matthäus.

Nonostante lo scoppio delle guerre balcaniche, Pančev rimane un'ulteriore stagione tra le file della Stella Rossa, vincendo nuovamente il campionato e laureandosi per la terza volta consecutiva capocannoniere con 25 reti. Lascia infine il club jugoslavo con un bottino totale di 116 reti in 141 presenze, che lo ergono ad uno dei migliori centravanti del momento.[1]

Il fallimento all'Inter

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Pančev con la maglia dell'Inter nella stagione 1992-1993.

Le prestazioni in patria gli valgono l'interesse di diversi club italiani,[7] con cui le trattative sono facilitate dalla situazione jugoslava: lo stesso calciatore dichiara infatti di non poter sopportare ulteriormente il clima di guerra.[8] Il 12 maggio 1992 si accorda quindi con l'Inter,[9] che sbaraglia la concorrenza di Real Madrid, Barcellona e Milan (che opta successivamente per Savicevic), acquistandolo per un totale di circa 14 miliardi di Lire. Divenuto un calciatore nerazzurro a partire dalla stagione seguente,[10] esordisce in Coppa Italia segnando 5 gol alla Reggiana tra andata e ritorno.[11][12] Tuttavia, nonostante un'iniziale euforia, l'impatto con il campionato è di gran lunga meno fortunato. Sebbene venga schierato sin da subito titolare in coppia con Schillaci,[1] il macedone non riesce ad esprimersi ad alti livelli.[13] Bagnoli inizia così a preferirgli altri stranieri, vista la regola in vigore per la quale ne possono giocare solamente tre a partita, schierando sempre più spesso i vari Sosa, Salimov e Sammer.[1] L'allenatore prova poi a rilanciarlo a novembre facendolo partire titolare in 5 gare di fila contro Sampdoria, Milan, Brescia, Ancona e Lazio, ma l'attaccante jugoslavo continua a fornire prestazioni scadenti[1][13] tanto da venire soprannominato "Ramarro"[14]

Il tecnico lo tiene così di nuovo fuori per circa un mese, per poi schierarlo nuovamente titolare a gennaio del 1993 contro l'Udinese. Nella partita Pančev riesce a segnare il suo primo gol in campionato, per poi riproporre però prestazioni sotto le aspettative.[1][13] Nella stagione successiva, con l'arrivo di Dennis Bergkamp,[1] a gennaio del 1994 viene ceduto a suo malgrado in prestito al Lipsia,[14] club che si trova ultimo in Bundesliga.[1]

L'esperienza in Germania, il ritorno all'Inter e il ritiro con il Sion

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Anche in Germania il rendimento non è però dei migliori, con appena 2 reti in 10 gare e il club che retrocede a fine stagione.[1]

Tornato all'Inter, la cui guida tecnica è nel frattempo passata da Osvaldo Bagnoli a Ottavio Bianchi, inizia molto bene la stagione segnando subito 2 reti in Coppa Italia contro Lodigiani e Padova. Gioca poi da titolare l'avvio di campionato, realizzando due reti in sei partite.[1] Alla 7ª giornata, Pančev subisce però un infortunio muscolare nella trasferta col Foggia,[14] che gli impedisce di continuare sui buoni livelli inizialmente intrapresi.[1]

Con l'arrivo di Massimo Moratti alla presidenza, il macedone viene ceduto definitivamente nell'estate del 1995 al Fortuna Düsseldorf. I guai fisici però proseguono, e non riesce a rendere al meglio nemmeno in Germania.[14]

Passa infine al Sion, con il quale dopo aver vinto campionato e coppa nazionale, decide di chiudere la carriera.[15]

Pančev esordisce nella Jugoslavia il 31 marzo 1984, all'età di 18 anni, in occasione di un'amichevole contro l'Ungheria. Sei anni più tardi, partecipa con la Nazionale al campionato del mondo 1990, scendendo in campo nelle vittorie contro Colombia (1-0) ed Emirati Arabi Uniti (4-1, segnando qui una doppietta). Viene utilizzato anche agli ottavi di finale contro la Spagna vinti 2-1 ai tempi supplementari, mentre rimane in panchina ai quarti contro l'Argentina, dove la Jugoslavia viene sconfitta ai calci di rigore. In seguito viene generalmente impiegato nelle qualificazioni al campionato d'Europa 1992, dove realizza in particolare due triplette contro Austria e Irlanda del Nord, vinte entrambe per 4-1. Pančev si laurea così capocannoniere delle qualificazioni con 10 reti e nonostante la Jugoslavia si qualifichi sul campo,[1] viene squalificata da tutte le competizioni internazionali a seguito delle guerre d'indipendenza jugoslave.

Pančev termina dunque la sua avventura in Nazionale jugoslava dopo essere sceso in campo 27 volte ed aver realizzato 17 gol.

In seguito viene convocato anche nella neonata Macedonia, con la quale disputa 6 gare da capitano, segnando un gol.

Tra club e nazionali maggiori, Pančev ha giocato 395 partite segnando 237 reti, alla media di 0,6 gol a partita.

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1982-1983 Jugoslavia (bandiera) Vardar SS 4 3 CJ ? ? - - - - - - 4 3
1983-1984 SS 31 19 CJ ? ? - - - - - - 31 19
1984-1985 SS 31 20 CJ ? ? - - - - - - 31 20
1985-1986 SS 26 12 CJ ? ? CU 3 2 - - - 29 14
1986-1987 SS 29 17 CJ ? ? - - - - - - 29 17
1987-1988 SS 30 13 CJ ? ? CC 2 0 - - - 32 13
Totale Vardar 151 84 ? ? 5 2 156 86
1988-1989 Jugoslavia (bandiera) Stella Rossa SS ? ? CJ ? ? CC 0 0 - - - ? ?
1989-1990 SS 32 25 CJ 8 8 CU 5 2 - - - 45 35
1990-1991 SS 32 34 CJ 7 6 CC 9 5 - - - 48 45
1991-1992 SS 28 25 CJ 9 4 CC 9 6 SU+CInt 1+1 0+1 48 36
Totale Stella Rossa 92 84 24 18 23 13 2 1 141 116
1992-1993 Italia (bandiera) Inter A 12 1 CI 4 5 - - - - - - 16 6
1993- gen. 1994 A 0 0 CI 2 0 CU 0 0 - - - 2 0
gen.-giu. 1994 Germania (bandiera) VfB Lipsia BL 10 2 CG 0 0 - - - - - - 10 2
1994-1995 Italia (bandiera) Inter A 7 2 CI 4 2 CU 1 0 - - - 12 4
Totale Inter 19 3 10 7 1 0 - - - 30 10
1995-1996 Germania (bandiera) Fortuna Dusseldorf BL 14 2 CG 3 1 - - - - - - 17 3
1996-1997 Svizzera (bandiera) Sion SL 5 0 CS 3 2 - - - - - - 8 2
Totale carriera 291 175 40 28 29 15 2 1 362 219

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Jugoslavia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
31-3-1984 Subotica Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 2 – 1 Ungheria (bandiera) Ungheria Amichevole - Uscita al 56’ 56’
12-9-1984 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 6 – 1 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
29-9-1984 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 0 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Qual. Mondiali 1986 - Ingresso al 71’ 71’
1-5-1985 Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgo (bandiera) 0 – 1 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Mondiali 1986 - Ingresso al 46’ 46’
25-3-1987 Banja Luka Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 4 – 0 Austria (bandiera) Austria Amichevole 2
29-4-1987 Belfast Irlanda del Nord Irlanda del Nord (bandiera) 1 – 2 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Euro 1988 -
23-3-1988 Swansea Galles Galles (bandiera) 1 – 2 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole - Ingresso al 74’ 74’
31-3-1988 Spalato Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Uscita al 81’ 81’
23-8-1989 Kuopio Finlandia Finlandia (bandiera) 2 – 2 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole 1
20-9-1989 Novi Sad Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 3 – 0 Grecia (bandiera) Grecia Amichevole 1
28-10-1989 Amarousio Cipro Cipro (bandiera) 1 – 2 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole 1
28-3-1990 Łódź Polonia Polonia (bandiera) 0 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
26-5-1990 Lubiana Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 0 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole - Ingresso al 61’ 61’
3-6-1990 Zagabria Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 0 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole - Ingresso al 75’ 75’
14-6-1990 Bologna Colombia Colombia (bandiera) 0 – 1 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Mondiali 1990 - 1º turno - Ingresso al 53’ 53’
19-6-1990 Bologna Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 4 – 1 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti Mondiali 1990 - 1º turno 2 Ammonizione al 76’ 76’
26-6-1990 Verona Spagna Spagna (bandiera) 1 – 2 dts Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Mondiali 1990 - Ottavi di finale -
12-9-1990 Belfast Irlanda del Nord Irlanda del Nord (bandiera) 0 – 2 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Euro 1992 1 Uscita al 88’ 88’
31-10-1990 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 4 – 1 Austria (bandiera) Austria Qual. Euro 1992 3
14-11-1990 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 0 – 2 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Euro 1992 - Uscita al 11’ 11’
27-2-1991 Smirne Turchia Turchia (bandiera) 1 – 1 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
27-3-1991 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 4 – 1 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Qual. Euro 1992 3
1-5-1991 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 1 – 2 Danimarca (bandiera) Danimarca Qual. Euro 1992 1 Ammonizione al 52’ 52’
16-5-1991 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 7 – 0 Fær Øer (bandiera) Fær Øer Qual. Euro 1992 2
8-8-1991 Aosta Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 0 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole - Uscita al 59’ 59’
4-9-1991 Solna Svezia Svezia (bandiera) 4 – 3 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
13-11-1991 Vienna Austria Austria (bandiera) 0 – 2 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Euro 1992 -
Totale Presenze 27 Reti 17
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Macedonia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
13-10-1993 Kranj Slovenia Slovenia (bandiera) 1 – 4 Macedonia (bandiera) Macedonia Amichevole 1 cap.
1-6-1994 Skopje Macedonia Macedonia (bandiera) 2 – 0 Estonia (bandiera) Estonia Amichevole - cap.
7-9-1994 Skopje Macedonia Macedonia (bandiera) 1 – 1 Danimarca (bandiera) Danimarca Qual. Euro 1996 - cap.  47’
26-4-1995 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 1 – 0 Macedonia (bandiera) Macedonia Qual. Euro 1996 - cap.
10-5-1995 Erevan Armenia Armenia (bandiera) 2 – 2 Macedonia (bandiera) Macedonia Qual. Euro 1996 - cap.
7-6-1995 Skopje Macedonia Macedonia (bandiera) 0 – 5 Belgio (bandiera) Belgio Qual. Euro 1996 - cap.
Totale Presenze 6 Reti 1

Competizioni nazionali

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Stella Rossa: 1989-1990, 1990-1991, 1991-1992
Stella Rossa: 1989-1990
Sion: 1996-1997
Sion: 1996-1997

Competizioni internazionali

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Stella Rossa: 1990-1991
Stella Rossa: 1991
1983-1984 (19 gol), 1989-1990 (25 gol), 1990-1991 (34 gol), 1991-1992 (25 gol)
1991[16]
2003
  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Darko Pancev, il 'Cobra' macedone della Stella Rossa che divenne 'Ramarro' all'Inter, su goal.com.
  2. ^ Golden Players take centre stage, su uefa.com. URL consultato il 14 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2004).
  3. ^ European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1991, su rsssf.org.
  4. ^ Data a Pancev la Scarpa d'oro del 1990-91, su ilgiornale.it, 5 agosto 2006. URL consultato l'11 luglio 2020.
  5. ^ Gianni Mura, Brutti & campioni, in la Repubblica, 31 maggio 1991, p. 39.
  6. ^ Benedetto Ferrara, Manovre malriuscite, in la Repubblica, 15 giugno 1991, p. 37.
  7. ^ Mercato, Pancev manda messaggi, in la Repubblica, 5 novembre 1991, p. 29.
  8. ^ Fabrizio Bocca, Uomini tra guerra e calcio, in la Repubblica, 27 novembre 1991, p. 25.
  9. ^ Fulvio Bianchi, L'Inter caos, in la Repubblica, 12 maggio 1992, p. 31.
  10. ^ Gianni Piva, Stile Bagnoli: "Zitti a lavorare", in la Repubblica, 4 agosto 1992, p. 31.
  11. ^ Giorgio Comaschi, Prima un brivido poi Pancev e Sosa, in la Repubblica, 27 agosto 1992, p. 35.
  12. ^ Gianni Piva, Altri due gol targati Pancev, convince Sammer, in la Repubblica, 3 settembre 1992, p. 35.
  13. ^ a b c Gabriella Mancini, E la Pantegana diventò grigia, in La Gazzetta dello Sport, 27 luglio 2004.
  14. ^ a b c d Alessandro Gori, Il mal di Pancev, in SportWeek, 7 dicembre 2002.
  15. ^ Alessandro Tommasi, Ricchi e arrabbiati "Non ci caccerete", in la Repubblica, 6 agosto 1994, p. 34.
  16. ^ Consegnatagli soltanto nel 2006.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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